Sono Domenico Alfieri
Laureato in Medicina Chirurgia da più di trent’anni.
Negli anni ho ricoperto varie funzioni: da dirigente del Servizio Sanitario in seno all’Esercito Italiano ad assistente di Chirurgia generale (nella quale nel frattempo mi sono specializzato) prima a Milano e poi a Pavia; per circa tredici anni mi sono occupato di continuità assistenziale (ex guardia medica) per poi propendere per il ruolo di medico di base che ho lasciato solamente poche settimane fa al fine di dedicarmi in toto a progetti che hanno cominciato ad assorbirmi sempre di più e che ora esigono un impegno più frequente e puntuale. Fra questi, la voglia e lo stimolo nel dedicarmi pienamente al benessere delle persone allargando il campo della medicina con tecniche e terapie più moderne di quanto le pratiche tradizionali presentino ad oggi.
Tante sono le esperienze che si sono susseguite nella mia carriera trentennale e che mi permettono oggi di poter agire su svariate dimensioni: gli anni trascorsi in Pronto Soccorso mi hanno insegnato cosa significhi agire con raziocinio e precisione in regime emergenziale; la collaborazione con Europ Assistance per l’assistenza medica all’estero e l’organizzazione dei trasporti sanitari oltreconfine mi ha aperto la mente sui diversi funzionamenti della macchina dei soccorsi da Paese a Paese.
Sempre curioso, negli anni ’90 ho lavorato accanto a chirurghi estetici che proprio in quel periodo iniziavano a riscontrare l’interesse del grande pubblico: la frequentazione di una scuola specialistica mi ha consentito di svolgere l’attività di medico estetico, un ruolo che ancora oggi mi appassiona e che negli ultimi anni vivo con approccio diverso grazie anche alle conoscenze maturate in Omotossicologia (diplomato nel 2013) e, più recentemente, in Agopuntura informazionale e Biofisica.
Nonostante il recente addio alla medicina di base, reputo questa una delle pagine più importanti del mio percorso: il rapporto con migliaia di pazienti, il conseguente accumularsi di competenze “sul campo”, la possibilità di poter conoscere e quindi somministrare medicinali complementari, mi hanno regalato un tale bagaglio di conoscenze che nessuna attività privata avrebbe mai potuto apportare in relativamente poco tempo.
Oggi, mi piace pensare di essere un medico attraverso il quale il paziente possa ottenere una terapia personalizzata, frutto di un dialogo che parta dalla conoscenza della persona, del suo vissuto, e termini con un trattamento in cui medicina e tecniche innovative rispondano perfettamente ai bisogni dell’individuo.
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